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L’arte dell’apicoltura comincia con il padre di mia nonna, che allevava api in “bugni“ rustici.
In famiglia si ricorda che la nonna teneva il miele in un grande bicchiere di vetro e la mia curiosità
per le api inizia fin da piccola, quando osservavo tutti i movimenti di questi insetti, il loro andare
e venire incessante sui fiori di erba medica, lupinella, trifoglio rosso, o nel bosco sui fiori del
cisto o del rovo, ma non su quelli della ginestra, oppure nell’orto il loro scompigliare le corolle
dei fiori di rapa, il loro intrufolarsi nei fiori di zucca, diventare completamente gialle di polline
e il loro ripulirsi metodicamente e conservare il polline raccolto sulle zampe posteriori.
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Quando la mia famiglia si trasferisce dalla Toscana all’Umbria ed io incontro Alberto Ciampelli,
che poi diventerà mio marito, si dà inizio all’attività apistica vera e propria.
Dalla produzione di miele, polline e pappa reale, si è passati all’allevamento di api regine di razza
Ligustica che hanno riscontrato un notevole apprezzamento sia in Italia che in Europa.
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